Adria nel passato ha avuto un’importante tradizione di danza che dopo alcuni anni d’oblio viene rinverdita in questi giorni dal balletto di cifre pagate o non pagate, riconosciute, rimborsate o contestate per il progetto “Adria Borgo Autentico”.
La settimana scorsa l’argomento è stato molto presente sulla stampa, che ha snocciolato importi diversi, nei quali anche la volontà dell’Amministrazione comunale di riconoscere
alla BAI il totale del credito è stata presentata in un modo e poi all’esatto contrario.
L’assessore al Turismo adriese Patrizia Osti ha dichiarato la settimana scorsa di aver presentato ad Avepa rendiconti per 233.705 euro, cifra che non corrisponde a quella indicata dal provvedimento della Dirigente arch. Caporella pubblicata all’albo pretorio del Comune (determinazione n.388 del 24.6.2015) nella quale si da atto della riduzione del valore complessivo del progetto a poco più di 161mila euro (comprensivi quindi anche dei circa 105mila anticipati a dicembre) con una differenza di quasi 70.000 euro rispetto alla cifra di cui parla l’Ass. Osti.
Il Comitato Impegno per il Bene Comune, dopo aver atteso inutilmente qualche giorno per vedere se fossero pubblicati nuovi atti a chiarimento di questo fatto, o di sentire la voce dei consiglieri di maggioranza e minoranza, il cui silenzio assordante fa solo porre ulteriori dubbi e domande, chiede alla Giunta Barbujani di fare chiarezza su questo costoso mistero.
E’ inaccettabile che il Sindaco e gli assessori Osti e Simoni, per le deleghe che ricoprono, si nascondano dietro alla mancanza di trasparenza su tutta la gestione del progetto.
Ciò importa ad Impegno per il Bene Comune, sia chiaro, non per gusto di polemica, ma perché la differenza di 70mila euro tra ciò che riporta l’atto dell dirigente e ciò che dichiara l’assessore ad oggi non si sa chi e perché e con quale atto le riconosca e soprattuto chi e se la pagherà. Il Comune e cioè i cittadini? l’Avepa?
Tenendo conto che la determina dirigenziale dello scorso 24 giugno valuta il progetto eseguito poco più di 160mila euro e non più 300mila come inizialmente doveva essere e sembra così stroncare in modo netto la bontà stessa della progettazione iniziale redatta dalla stessa Osti, che a questo punto dovrebbe dare le proprie dimissioni. Stupisce soprattutto l’assenza delle opposizioni consiliari su questo tema, e il fatto che non abbiano chiesto a tempo debito, le dimissioni dell’Assessore al Turismo.
E anche su questo Impegno per il Bene Comune si chiede il perché.
Impegno per il Bene Comune
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