Apprendiamo che l’assessore dice di essersi accorto solo ora che la discarica “ Taglietto1” sarebbe non economica per il territorio, ma Impegno per il Bene Comune lo aveva fatto già il 17 febbraio del 2014 nell’incontro pubblico di sala Caponnetto, quando abbiamo chiesto ai vertici di Ecoambiente di spiegare ai cittadini come sarebbe stato assorbito il peso economico della costruzione di una nuova discarica.
L’assessore poi parla di termovalorizzatore ma non apre un confronto pubblico col territorio e si dimentica di spiegare le criticità legate all’ipotesi che sponsorizza.
I termovalorizzatori producono quotidianamente ceneri e scorie da smaltire in apposite discariche per rifiuti pericolosi, quindi servirebbe una discarica a servizio del termovalorizzatore, vedi l’esempio di Brescia.
Il nostro territorio che ha raggiunto buoni livelli di differenziata produce tutta la quantità di rifiuti necessaria al funzionamento del termovalorizzatore?
Oppure si sarà costretti ad acquistarne e a stoccarne da altri territori?
Ci vogliono almeno due o tre anni per ultimare un impianto anche nei paesi “normali”, e nel frattempo cosa si farà?
Qual è l’entita del business?
Impegno per Il Bene Comune comprende dunque che questa proposta va in direzione contraria ad un miglioramento della differenziata e del riutilizzo del rifiuto che dovrebbe essere il vero obiettivo, riducendo sempre più la parte indifferenziata.
Ad Adria ad esempio abbiamo visto che un privato ha creduto nella possibilità di premiare I cittadini che conferiscono bottiglie di plastica con un eco compattatore: perché non ci crede anche la nostra amministrazione proponendo uno sconto sulla tari? Se non si hanno idee a volte basterebbe imparare a copiare quelle degli altri.
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