La Lista Civica Impegno per il Bene Comune e Omar Barbierato si sono presentati questa mattina alla comunità di Cavanella Po, confrontandosi con gli abitanti sulle Politiche per la Sicurezza del Territorio e sul pensiero di Città che ne ha costituito lo sfondo e cioè quello di un organismo complesso composto da tante parti, ognuna con peculiarità e criticità proprie, legate in qualche modo da una sorte comune, facendo sì che quando c’è un problema da qualche parte, tutta la città ne risente ed è un problema di tutti.
L’escalation di crimini che attualmente investe il nostro territorio, che è – a ragione, uno dei problemi maggiormente avvertiti, richiede particolare attenzione e deve essere analizzata in un contesto ove diventa necessaria la collaborazione tra i cittadini, gli enti locali e le forze dell’ordine. Tale rapporto si dovrà concretizzare attraverso la “PREVENZIONE”.
Infatti, una politica locale sulla sicurezza limitata alla lotta ed alla repressione della criminalità, per quanto efficace, raggiungerebbe solo parzialmente il suo obiettivo. L’amministrazione della Città deve garantire la tranquillità e la vivibilità della città, nell’ambito di regole e relazioni che coinvolgono anche le istituzioni territoriali e statali e le forze pubbliche direttamente dipendenti.
L’Amministrazione Comunale e tutte le istituzioni e le agenzie presenti sul territorio devono preoccuparsi tanto degli abitanti e del loro stile di vita quanto dei reati e di coloro che li commettono.
Il concetto di sicurezza urbana comprende l’attività di tutela e protezione dei cittadini dell’area territoriale adriese, mirata a prevenire sia i rischi oggettivi di criminalità sia la percezione di insicurezza derivante dal degrado, dal disagio e dal disordine sociale.
I progetti e le azioni fondamentali su cui Impegno per il Bene Comune fonda le proprie Politiche per la Sicurezza del Territorio sono:
– Adria Città Campus: I nostri giovani sono sicuramente i più esposti e colpiti dal crescente degrado societario ed ambientale, spesso vittime e portatori di disagi difficili da cogliere e che si sviluppano, a volte, proprio nell’ambiente famigliare e scolastico. Come , purtroppo, troppo spesso apprendiamo leggendo le pagine di cronaca locale dei quotidiani, questi disagi generano atti di delinquenza, soprattutto vandalismo, imputabili proprio ai più giovani. Da questa riflessione, nasce la necessità di incentivare la costruzione di una rete cittadina scolastica, universitaria, associazionistica, parascolastica, sportiva, di aggregazione , di sperimentazione e formazione professionale, che rappresenti un elemento di valorizzazione dei talenti dei nostri giovani. Il contrasto al degrado generazionale giovanile, si combatte attraverso il recupero di punti di riferimento comunitari che permettano lo sviluppo di un senso di appartenenza alla comunità ed un rinnovato amore per tutto ciò che pubblico. In questo contesto il progetto “Adria città campus”, prevede una rinnovata valorizzazione delle strutture pubbliche, scolastiche, associative, sportive e religiose, affinché siano all’avanguardia nella “cura del giovane”, anche attraverso la progettazione di scambi culturali con altri paesi.
– Spazi pubblici e sicurezza: Elemento cardine di questa linea progettuale e la prevenzione del degrado sociale ed ambientale. Questo progetto si traduce in un investimento che prevede il ritorno della presenza delle istituzioni sul territorio. Occorrono centri assistenza socio-psicologica, un sistema concreto di monitoraggio delle situazioni di abbandono e di isolamento degli anziani, delle famiglie e delle persone che vivono in particolari situazioni di disagio. Occorre, inoltre, che nelle frazioni ritorni una forte presenza dell’Amministrazione Comunale attraverso la riapertura di sedi polivalenti che offrano servizi di controllo e vigilanza del territorio, di presìdi socio-assistenziali integrati, di servizi tecnici ed amministrativi comunali. Inoltre, sarà necessario prevedere che gli eventi culturali e di scambio sociale si diffondano non solo nel centro, ma anche nelle frazioni, attraverso attività, sport, eventi culturali e sociali. Infatti, è necessario restituire alla comunità gli spazi pubblici e le aree verdi delle frazioni che in questi anni sono stati dimenticati.
– Inclusione culturale: La mancanza di integrazione , costituisce spesso un bacino da cui attinge la criminalità che investe il nostro territorio. Proprio per questo, bisogna investire su una maggiore integrazione dei cittadini provenienti da altri paesi, attraverso le forme aggregative sociali e culturali, quali i corsi di lingua italiana, e la conoscenza dei principi basilari della costituzione e del diritto. Sarà interessante, inserire in questo contesto di “laboratori”, anche la presentazione della storia e tradizione culturale polesana. Analogamente, insieme ai rappresentanti delle maggiori comunità straniere presenti sul territorio, si organizzeranno degli incontri aperti a tutti i cittadini per conoscere gli usi e la tradizione dei loro paesi d’ origine.
– Rete Attiva di Presidio territoriale (RAP): questo progetto prevede l’ istituzione di PROTOCOLLI DI INTESA per la PREVENZIONE e di CONTROLLO del TERRITORIO tra città, popolazione, Comune, Aulss, Comando di Polizia Locale, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Associazione Nazionale Carabinieri, Caritas, Acli, Scout, Arci ed altre associazioni di volontariato in attività locale nell’ambito dell’assistenza e beneficienza, al fine di istituire delle procedure operative concrete. di monitoraggio, controllo, sostegno, compartecipazione e risposta da e verso la popolazione che metta in rete e faccia circolare informazioni e contatti.
– Presenza prioritaria sul territorio: L’applicazione di procedure telematiche e della semplificazione amministrativa permette di riorganizzazione dell’organigramma e del funzionigramma Comunale al fine di “liberare” personale tecnico e graduato da destinare al servizio sul e per il territorio, e programmando la priorità di nuove assunzioni a profili da impiegare a copertura oraria e territoriale di tali servizi, riservando al personale amministrativo la conduzione degli uffici.
– Sistema di videosorveglianza urbano polifunzionale (sicurezza + controllo per l’osservanza del Codice della Strada) interconnesso con polizia locale e forze dell’ordine: il potenziamento del numero di telecamere fisse e mobili su tutto il territorio comunale e la loro implementazione con un sistema per la lettura targhe è indispensabile per rendere capillare e costante il controllo ai fini della sicurezza urbana consentendo il rilevamento del transito delle auto per l’identificazione di auto sospette (“black-list”) o rubate in transito o presso le aree di sosta, .sia il rilevamento infrazioni al Codice della Strada, che possono diventare occasioni di danneggiamento a potenziali vittime.
– Sistema di incentivi per il corretto conferimento dei rifiuti urbani e la riduzione del degrado e del disordine ambientale: l’istituzione di Centri di Raccolta Automatizzati dei rifiuti urbani su aree pubbliche e ubicazioni strategiche, che, avendo la capacità di identificare le caratteristiche dei rifiuti conferiti per una loro corretta classificazione consentono il rilascio di incentivi al cittadino sono uno strumento di dialogo e stimolo dell’Amministrazione Comunale con i cittadini e in particolare con i cittadini che di volta in volta l’Amministrazione voglia promuovere per il loro comportamento etico. Gli incentivi rilasciati dai Centri di Raccolta possono essere infatti offerti ad esempio sottoforma di buoni per riduzioni della TARSI o per contributi comunali diretti ai nuclei familiari inseriti in progetti di sostegno personale o familiare, o altre categorie via via individuate. L’azione di conferimento nei Centri automatizzati, inoltre, permette il processo di compattamento dei rifiuti al fine della riduzione dei costi di prelevamento e trasporto.
– Sistema di controllo della velocità sul territorio: nei territori definiti quali “centri urbani” è necessario potenziare il controllo della velocità dei veicoli ai fini di prevenzione degli incidenti stradali anziché ai fini del sanzionamento delle infrazioni. Per fare ciò è indispensabile prevedere in più punti, di storica criticità, dispositivi detti “semafori dissuasori”, in grado di riconoscere un veicolo che procede ad andatura troppo rapida e in tal caso inserire automaticamente la sequenza di luci gialla e poi rossa, allo scopo di bloccare la marcia del detto veicolo, dotati di di apparecchio fotografico atto a identificare eventuali trasgressori. Ciò consente anche la “liberazione” del personale di polizia locale dalla funzione di rilevazione con velomatic, destinandolo ad altre attività sul territorio.
– Riqualificazione stradale e degli spazi pubblici: gli spazi pubblici (strade, piazze, aree verdi) devono essere ripensati eliminandone il più possibile tutti quegli elementi di cui si servono le azioni di criminalità: oscurità, punti di aggregazione non visibili o raggiungibili, impraticabilità. Pertanto, prioritari saranno anche gli interventi di riqualificazione urbana, di potenziamento dell’illuminazione pubblica e di riqualificazione delle vie, delle piazze e delle aree verdi, che più sono a rischio di fenomeni di disordine urbano e delittuosità.
Il confronto ha trattato anche numerosi altri aspetti interconnessi, che rivelano come ogni Politica per la Città (intesa – sempre – come insieme indissolubile, interconnesso e integrato dei territori e degli abitanti del Centro e delle Frazioni) si intrecci, a volte tanto strettamente da non poterne distinguere i contorni, con tutte le altre Politiche, che saranno presentate nei prossimi incontri.
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