Il proclamato spot elettorale “stop agli incarichi esterni” della Giunta Barbujani è la classica “chiusura della stalla quando i buoi sono ormai scappati”. Ma i buoi sono stati fatti scappare consapevolmente e oggi, come spesso è capitato in passato, Bobo spera di salvarsi in extremis cercando di far dimenticare le responsabilità della propria amministrazione.
E’ invece proprio la gestione Barbujani-Simoni-D’Angelo ad essere responsabile dei moltissimi soldi spesi in questi anni per consulenze e incarichi esterni, oltretutto senza aver cura di garantire il principio della rotazione tra i professionisti.
Erano tutti necessari quegli incarichi? Sono stati spesi bene quei soldi? Secondo Impegno per il Bene Comune la risposta è no. Emblematico è stato l’incarico, oneroso, per la progettazione del rifacimento di Piazza Oberdan, quella del pozzo: progetto voluto dalla giunta e pagato dal Comune, ma progetto inutile perché quei lavori, fortunatamente, grazie a una raccolta firme, non sono mai stati realizzati.
Ma le stesse domande potremmo farle relativamente ad un’opera che sta assorbendo da anni milioni di Euro, che doveva essere inaugurata circa un anno fa, mentre invece si è trascinata fino ad oggi, per i cui incarichi professionali sono stati spesi centinaia di migliaia di Euro: il Teatro Comunale.
Qui singolare è stato il percorso fatto dall’Amministrazione Comunale assieme ai consulenti esterni incaricati, con la scelta di dare la precedenza alla facciata piuttosto che al palco nel primo stralcio.
Dopo una nostra segnalazione si è pensato a risolvere l’allontanamento e lo smaltimento delle acque, con la conseguente necessità di dover sanare i vizi che, a lavori ancora in corso, sono stati provocati dalle infiltrazioni, danneggiando le stesse finiture appena realizzate. E come è stato garantito alla fine l’allontanamento delle acque della terrazza?
Bucando i parapetti con tubi pluviali che scaricano direttamente dall’alto proprio in corrispondenza delle porte di ingresso in particolare sopra la biglietteria, creando inoltre problemi all’impianto di illuminazione esterna che non sembra più funzionare perfettamente.
Ma ciò che risulta veramente incomprensibile, e che getta un’ombra sul criterio seguito nell’organizzazione dei lavori, è il motivo per cui solo adesso, a ridosso della più volte annunciata inaugurazione, si stiano eseguendo opere per l’adeguamento ai fini della sicurezza antincendio (come recita il cartello all’esterno del teatro) che, deve essere garantita in occasione della preapertura per la Festa Giovani di metà aprile.
Non si capisce inoltre perché, tra questi lavori di adeguamento antincendio, l’importo che dovrebbe essere preponderante non sia, come dovrebbe essere, quello della parte impiantistica, ma quello della parte strutturale, che ammonta a ben 131.543,00 Euro.
Forse anche qui si stanno eseguendo solo ora interventi che dovevano essere eseguiti prima, con la necessità di effettuare oggi lavori in più proprio perché non previsti o non collocati correttamente nella sequenza temporale delle opere?
Perché non si è scelto di rinnovare il certificato prevenzione incendi precedente durante la chiusura del teatro aggiornando la manutenzione e i lavori necessari, economicamente c’è stato un vantaggio?
Alla luce di tutto ciò non sarebbe stato meglio che il comune avesse deciso da subito di coordinare direttamente i lavori risparmiando in incarichi esterni ed evitando di spendere in opere fatte, disfatte e rifatte, invece di ascoltare la giunta proclamare demagogicamente solo adesso di voler stoppare le consulenze?
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