Noi di Impegno per il Bene Comune dissentiamo
profondamente dal modo di trattare i problemi da parte dell’Amministrazione
Barbujani. In certi casi li ignora o li nega, in altri casi gira la testa
dall’altra parte, più recentemente cerca di guadagnare il proscenio con
iniziative demagogiche volte a ricercare un facile consenso più che a
individuare soluzioni. Il tutto condito con comportamenti che, più o meno
esplicitamente, denotano scarsa considerazione per le istituzioni. E non ci
riferiamo solo alle parole imbarazzanti che qualche esponente della maggioranza
ha rivolto all’indirizzo del Prefetto, perché anche l’importante ruolo che il
Consiglio Comunale ha per una Città non viene riconosciuto. E’ evidente,
infatti, che la maggioranza non gradisce affrontare le questioni in Consiglio
perché non ama confrontarsi con i numeri, i dati, i fatti, le proposte che le
minoranze potrebbero portare per contribuire ad allargare la visione della
realtà.
La giunta
Bobo preferisce scegliersi gli interlocutori per raccontare le proprie opinioni
senza contraddittorio, per poi, come è accaduto recentemente, essere
clamorosamente smentita da fonti autorevoli, oltre che dai fatti.
Sono passati
mesi dalla seduta dell’ultimo Consiglio Comunale che, per questo motivo, non ha
avuto la possibilità di discutere di rifiuti, di acqua pubblica, di casa di
riposo, di cui il sindaco si è occupato solo per nominare senza consultazione
un membro del c.d.a., non ha approfondito il problema della crisi economica del
nostro comune, che solo se affrontata a 360° può ridare linfa al commercio, non
ha potuto confrontarsi su ciò che già in campagna elettorale era emerso come
evento prevedibile: l’arrivo di persone richiedenti asilo.
L’unica volontà, inqualificabile, della
maggioranza  è stata quella di convocare
in consiglio i rappresentanti della comunità islamica per interrogarli,
chiedendo loro se sono pro o contro il terrorismo.
Nel frattempo, però, la giunta ha lanciato un “help
Adria”, quando solo qualche mese fa diceva che tutto andava benissimo grazie
alla sua ricetta collaudata e, in quella assemblea, davanti ai commercianti,
gli amministratori hanno avuto la sfrontatezza di parlare di “anno zero”,
mentre invece siamo all’”anno settimo” di un’era Bobo in cui spicca la penosa
vicenda di “Adria Borgo Autentico”, abilmente sottaciuta; inoltre, sempre in
questa occasione, è risultata lampante la contraddizione di
un’amministrazione  che a parole chiede
la collaborazione di tutti per rivitalizzare il centro, ma  nei fatti è sorda perché, per esempio, ha già
deciso cosa fare per il confezionamento dei prossimi eventi natalizi, scegliendo
gli interlocutori privilegiati e ricalcando i soliti schemi.
Il Sindaco ha poi cercato, più recentemente, di far
leva sulla comprensibile arrabbiatura degli abitanti di Cavanella Po
autoproclamandosi paladino di quei cittadini  che  in
questi anni sono stati emarginati e dimenticati proprio dalla  sua Amministrazione.
Noi di Impegno per il Bene Comune siamo i primi a
sostenere che bisogna dare voce ai cittadini, che bisogna sapere ascoltare, ma
siamo altrettanto convinti che ciò non debba essere alternativo o sostitutivo
del dibattito nelle opportune sedi istituzionali.
Constatiamo, purtroppo, che la volontà di bypassare
il Consiglio Comunale è invece indicativa di una insofferenza per la
democrazia, specchio di un populismo che non fa bene alla Città, non fa bene ai
cittadini.
Abbiamo cercato, in questi mesi, di perseguire il
bene comune seguendo la via della persuasione, evitando azioni eclatanti,
mettendo sempre a disposizione il nostro lavoro. Ora, anche su sollecitazione
dei cittadini, se la maggioranza continuerà a evitare di prendersi le proprie
responsabilità e di porre all’ordine del giorno gli argomenti più pressanti, i
consiglieri di IBC si impegneranno  a
sanare questo deficit di confronto democratico promuovendo direttamente  la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale
per raccogliere il numero minimo di firme necessarie tra  i consiglieri.

IMPEGNO PER IL BENE COMUNE