Per la Sanità del Delta è successo quello che diciamo dal 2012: siamo
stati ufficialmente annessi a Rovigo. I risparmi promessi e sbandierati
in campagna elettorale non sono arrivati, il bilancio è unico, quindi la
nostra ulss che aveva un bilancio in positivo, ottenuto di fatto con
risparmi ai servizi dei cittadini, dovrà riappianare i milioni di euro
di debito dell’ex ulss 18.
La maggior parte della politica e del mondo
sindacale non ha combattuto contro questo disegno che era contenuto nel
Piano Socio Sanitario Regionale del 2012 e i principali responsabili
politici sono la Lega ed il nostro Sindaco, Presidente della Conferenza
dei Sindaci Barbujani, che dal 2012 ad oggi non ha saputo e voluto
combattere contro queste decisioni.
Il Sindaco ha sempre difeso la
Regione pensando esclusivamente all’appoggio politico necessario alla
sua poltrona, con buona pace dei cittadini che gli hanno sempre dato
fiducia in questi 9 anni.
Noi continueremo a fare quello che abbiamo
fatto in questi anni: monitorare continuamente i livelli dei servizi
socio sanitari, fare segnalazioni puntuali al Direttore, come abbiamo
fatto anche durante il Consiglio Comunale del 1.2.2017, ed invitare a
lavorare tutti uniti da sx a dx per il Bene Comune.
Il nostro futuro è
in mano ai Sindaci e al Direttore Compostella. Quest’ultimo con la sua
presenza all’interno del Comitato dei Direttori e il piano d’Azienda
deciderà il nostro futuro, e come gli è stato detto in Consiglio
Comunale, non può dimenticare che l’Aulss5 è la prima azienda del nostro
territorio, il Delta, che sconta tantissime criticità: mancanza di
infrastrutture, altissima età media, altissima disoccupazione e povertà. Il tutto si traduce in una necessità alta di investimenti in termini
sia economici sia in termini di servizi e lavoratori che devono rimanere
nel territorio…..devono rimanere nel territorio!!
Questa è e sarà una
scelta politica che deve divenire un mantra se vogliamo dare un
presente futuro non solo ai servizi socio sanitari ma anche al
territorio già ampiamente svuotato di servizi.
La Regione deve capire
che lo svuotamento del Delta potrebbe tradursi in uno svuotamento della
Regione stessa: le persone emigrano in cerca di condizioni di vita
migliore. Al Delta devono essere assicurati in partenza tutti i servizi
socio sanitari esistenti oggi, il personale medico e
paramedico necessario al turn over sia in ospedale che nel territorio;
bisogna potenziare il sociale visto le denunce e le scelte di diverse
Amministrazioni di togliere le deleghe all’Aulss, dare urgentemente quei
posti letto intermedi che aspettiamo dal 2013, assicurare tutte le
apicalità necessarie al buon funzionamento dei servizi e alla permanenza
dei reparti, potenziare l’emergenza-urgenza e la diagnostica, come
tracciato dal Direttore, potenziare l’assistenza domiciliare.
È
necessario dare una risposta a tutti quei precari che da anni lavorano
nella nostra Aulss e che hanno dimostrato obiettivamente di dare un buon
servizio agli utenti, eliminare l’uso di gettonisti, intervenire
urgentemente in tutti quei servizi che sono oggi in difficoltà per il
numero esiguo di personale come ad esempio neuropsichiatria infantile. I
numeri letti dal Direttore in Consiglio sono solo una traccia da cui
partire per conoscere personalmente la nostra realtà, le persone,
lavoratori e utenti, per creare un percorso che valorizzi i servizi
socio sanitari nel territorio come promesso nel p.s.s.r. del 2012.
Impegno per il Bene Comune e SiAmo Adria
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