Un bel racconto, quello del vicesindaco Simoni sul bilancio di previsione 2025: i conti quadrano, quindi tutto va bene. Ma la realtà, sotto gli occhi di tutti, è ben diversa.

Negli ultimi due anni Adria ha visto zero asfaltature, zero potature, un anno senza stagione teatrale e un altro anno molto dispendioso e deludente. Si sono persi bandi già ereditati per cultura, sport e sociale e turismo mentre nessun nuovo progetto, bando o idea è stato portato avanti o presentato. E tutto questo mentre i cittadini dovranno affrontare consistenti aumenti del costo dell’acqua per il 2024 e 2025, deliberati da ATO Polesine sotto la presidenza dello stesso Federico Simoni.

A questo punto, le possibilità sono due: o prima si sprecavano risorse o ora i tagli ricadono sui cittadini, colpendo servizi e manutenzioni. Ma forse esiste una terza possibilità, che combina entrambe le ipotesi.

Quando una strada comunale rimane dissestata per mesi, quando le risposte dell’amministrazione tardano ad arrivare a causa della scarsità di personale comunale, tutto questo non è un caso. È inutile che Simoni voglia dipingere Adria come il migliore dei mondi possibili: la realtà lo smentisce.

E non saranno certo le mance concesse e ricordate paternalisticamente a questa o quella categoria ristretta di cittadini a compensare il declino a cui l’assenza di progettualità di questa amministrazione ha condannato Adria e l’intero comune.

Il Direttivo del Movimento Civico

Impegno per il Bene Comune