Prima di rimuovere i sassolini, a seguito delle sue dichiarazioni, sarebbe auspicabile che l’assessore Giselda Baratella studi meglio ma soprattutto comprenda che sta amministrando una città e non organizzando la sagra della salsiccia.
La Baratella tenta di ricucire lo strappo dovuto alle sue esternazioni di non sovrapporre gli eventi del centro storico con quelli delle frazioni, mettendo una pezza dichiarando che serve una programmazione coordinata delle manifestazioni.
In dialetto veneto, sarebbe da ricordare il detto “Xe peso el tacòn del buso”, che tradotto significa che è peggio la toppa del buco, perché l’assessore ignora con le proprie dichiarazioni di non sapere e di non essere a conoscenza che un calendario unico delle manifestazioni era già stato tracciato in passato.
Era stata istituita una riunione con cadenza settimanale, con la presenza di amministratori, funzionari comunali, Pro Loco e tutte le associazioni che di volta in volta proponevano gli eventi, al fine di coordinare e programmare tutte le attività del territorio adriese.
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