Sulla questione “supermercato alle case rosse” lascia sconcertati la risposta di Barbujani al PD adriese, partito che finalmente ha anche avuto il merito di smentire e smontare l’ennesimo tentativo dell’attuale giunta comunale di scaricare la responsabilità sulla precedente amministrazione Barbierato. Dalle parole dell’attuale sindaco si fatica a capire quale sia la finalità che oggi la maggioranza persegue. E’ l’evoluzione equilibrata di quella zona di città o è la volontà di far cassa con gli oneri di urbanizzazione da riscuotere per la realizzazione del supermercato? I servizi che, secondo gli accordi, Ater deve mettere a disposizione sono, infatti, finalizzati alla vivibilità di quel quartiere, servizi che non sono certo sostituibili con un’attività commerciale la quale, anzi, costituirebbe un aggravio del carico urbano. E poi perché il comune dovrebbe barattare tutto ciò con la manutenzione degli alloggi Ater comunali? Queste parole del sindaco sono gravissime perché la manutenzione è un dovere di Ater a prescindere da patti coi singoli comuni che, tra l’altro, non si sa quanto siano legittimi e perciò quanto effettivamente impegnativi per la stessa azienda che cura l’edilizia residenziale in un territorio sovracomunale. Ma ciò che più lascia stupiti è addolorati è il passaggio in cui le case popolari sono viste da Barbujani come un problema più che un’opportunità e questo la dice lunga sul finanziamento PNRR da lui perso deliberatamente. Se lì era previsto un certo numero di alloggi, un’amministrazione dovrebbe lottare perché se ne realizzassero almeno in parte e che si realizzasse tutto ciò che serve perché quel quartiere non continui ad essere un ghetto privo di verde e di spazi per la collettività, come purtroppo è oggi. Un’amministrazione lungimirante deve trovare soluzione ai problemi, non nascondere la polvere sotto il tappeto. E la soluzione è il miglioramento della qualità di vita, in modo da favorire l’integrazione e il rispetto della dignità delle persone. Ma questo implicherebbe una visione di città e di comunità che questa giunta a quasi due anni dal suo insediamento, purtroppo non dimostra di avere.


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