Impegno per il Bene Comune, ha presentato la seguente interrogazione al comune di Adria, per avere risposte in merito di una vicenda che riguarda un cittadino italiano che l’assessore al sociale Giselda Donatella Baratella non ha saputo prendere in carico e gestito con estrema superficialità.
Ricordiamo all’ assessore che oltre a non avere dimostrato empatia sul caso in questione con il suo atteggiamento è venuta a meno alle linee programmatiche della sua maggioranza, ripresentate assieme al DUP anche in occasione del consiglio comunale del 19 dicembre scorso.
Infatti quanto è descritto sul capitolo “Politiche della famiglia”, viene espressamente descritto che saranno previsti percorsi di inclusione sociale per persone senza dimora.
L’ assessore ha disatteso quanto è stato scritto nero su bianco, sia per il nucleo famigliare in questione, sia per avere rinunciato a ben 500.000,00€ di PNRR per Housing First.
“Venuti a conoscenza, tramite gli organi di stampa, della situazione complicata di un Signore 63enne, che da
alcuni mesi chiede che gli venga concessa la residenza, al fine di poter richiedere il rinnovo della carta di
identità, necessaria ed indispensabile per poter richiedere l’assistenza sanitaria nazionale e poter compiere
qualsiasi attività amministrativa che lo richieda, compreso quello di potere coniugarsi con la propria
compagna, regolarizzando di fatto il nucleo famigliare che vede la presenza di un minore.
SI CHIEDE:
– Quali siano state le azioni svolte da questa amministrazione per dipanare l’impasse burocratico;
– Da quanti mesi il Signore interessato si sta rivolgendo alle istituzioni per ottenere una risposta al
proprio problema;
– Si chiede se, la normativa vigente permetta al Signore di adempiere al proprio diritto/dovere di
essere iscritto all’anagrafe con l’applicazione dell’istituto di domicilio e se la circolare ISTAT 29/1992
permetta la registrazione all’anagrafe presso l’indirizzo fittizio della casa comunale e quindi
successivo rilascio del documento di identità valido (che garantirebbe l’iscrizione al S.S.N.);
– Si chiede se, la mancanza dell’assegnazione di indirizzo fittizio, precludendo di fatto le cure mediche
del Signore, sia in antitesi con quanto riferisce l’art. 32 della Costituzione Italiana che tutela la salute
come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività;
– Si chiede quali siano i documenti necessari per richiedere la residenza;
– Si chiede se il Signore sia stato edotto sulla eventuale documentazione necessaria per attivare l’iter
amministrativo per richiede la residenza;
– Si chiede anche se la posizione del Signore possa essere paragonata a persona senza Tetto, cioè
colui che ha dimora sul territorio senza occupare però stabilmente alcun alloggio;
– Si chiede infine, se siano state vagliate tutte strade percorribili, per rilasciare copia di documento di
identità valido.”
Commenti recenti