Attendiamo da tempo che sindaco e giunta ci raccontino qualcosa dei loro viaggi a Venezia e a Roma. Si sono preoccupati di dimostrare la veridicità di quelle visite pubblicando foto che li ritraevano a fianco di sottosegretari o assessori regionali, ma nulla di più. Ci piacerebbe finalmente conoscere non solo le risposte che hanno avuto, ma anche le proposte e le richieste che hanno fatto, perché quegli incontri, a oggi, non hanno avuto alcun esito. Qual è, ad esempio, il contributo che il comune di Adria, attraverso i suoi attuali rappresentanti istituzionali, ha fornito per risolvere il problema della viabilità integrativa e alternativa alla Romea? Sono state presentate soluzioni che tengano presente anche le esigenze della nostra città? Sono stati ricercati, in tutti questi vari contatti veneziani e romani, finanziamenti pubblici per migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso il potenziamento di servizi? Sono stati ricercati investimenti nell’ottica di uno sviluppo sostenibile? Non si sa nulla. Ci auguriamo che questi viaggi non si siano ridotti a semplici gite incorniciate dai selfies che i nostri amministratori scattano, questo bisogna riconoscerlo, con abilità unica. Perché non basta fotografarsi col potente di turno per ottenere i risultati, così come non basta ritrarsi in un luogo per presidiare il territorio. Perché, in sostanza, bisogna “esserci”, non “apparire”. E per “esserci” occorre studio, preparazione e qualità della proposta. Ci raccontino, dunque, i risultati ottenuti in questi quindici mesi in cui, secondo la loro narrazione, Adria sarebbe cambiata grazie alle loro conoscenze altolocate. Noi effettivamente il cambiamento l’abbiamo visto, ma in peggio.
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