Con l’amministrazione guidata dalla coppia Barbujani e Simoni Adria perde anche le centinaia di migliaia di euro previste dal bando del Distretto del Commercio.
Questa è solo l’ultima di una serie di debacle, ma se sindaco e vicesindaco riescono a fare una figuraccia anche “giocando in casa” nel campo, che teoricamente (solo teoricamente) dovrebbe essere a loro più congeniale, del commercio e dei finanziamenti, significa che non va proprio tutto bene come invece si vuole presentare.
Ciò che è ancora più grave è che Barbujani e Simoni cercano continuamente di mascherare le loro difficoltà scaricando le colpe dell’insuccesso su altri, mentre ovviamente sarebbero, come sempre, rapidi nell’appuntarsi medaglie non meritate, oscurando il lavoro altrui.
Simoni, in questo caso, ha dichiarato di essersi affidato a un’associazione di categoria, mentre prima sembrava essere lui in prima persona a garantire tutto a tutti. Attenzione, quindi, care associazioni, di categoria e non, a fidarvi delle promesse di chi di fronte a un problema potrebbe trasformarsi in Ponzio Pilato per poi girarvi le spalle.
Ma non era stato proprio Simoni ad annunciare mesi fa l’arrivo certo dei fondi del distretto? E non era stato sempre lui a criticare chi, invece, in passato, aveva centrato l’obiettivo di fare arrivare ad Adria quei soldi?
Tutta propaganda. L’assessora al commercio Wilma Moda, vicesindaco di Barbierato, invece, aveva lavorato intensamente con gli uffici comunali per realizzare il progetto che, facendolo poi supervisionare dall’associazione di categoria, è entrato in graduatoria tra i primi, con beneficio dei commercianti adriesi. Questi sono fatti, non parole: il progetto di Simoni invece non è nemmeno entrato in graduatoria, quindi non ha speranza neanche di essere ripescato. Usando il linguaggio sportivo potremmo dire che, sul campo del Distretto del Commercio, la coppia Barbierato/Moda surclassa la coppia Barbujani/Simoni 250mila a zero.
Purtroppo però le troppe partite che Barbujani e Simoni stanno perdendo vengono scaricate sul tessuto sociale ed economico adriese.
In un anno di amministrazione fallimentare si sono persi i soldi di importanti bandi della Fondazione CaRiPaRo, non si è organizzata la stagione teatrale, si sta mettendo a rischio l’estate adriese.
L’elenco purtroppo potrebbe proseguire e, in questo desolante panorama, al sindaco che sventola la bandiera col motto “maifermi” diciamo: fermati, per carità, non fare altri danni!
Il Direttivo del Movimento Civico
Impegno per il Bene Comune
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