Sarebbe auspicabile che il vice sindaco precisasse, in modo più dettagliato ed esaustivo, come saranno impiegate le somme sbandierate come unica risorsa esclusiva del comune di Adria, ossia i 6 milioni di euro destinati al sociale, infanzia, anziani, disabilità e famiglie bisognose; priorità di ogni buon amministratore, così come descritto e dichiarato sulla stampa dal vice sindaco Simoni.
A detta di Simoni, infatti, sembra che questa sia una somma interamente a disposizione del solo comune di Adria e siano risorse esclusivamente e prettamente messe a disposizione dell’ attuale amministrazione comunale.
Molte di queste risorse, che fortunatamente affluiscono nelle casse comunali e che il comune può gestire, sono di provenienza: Europea, ministeriali, regionali e del PNRR, a sostegno delle fasce più deboli, per percorsi di autonomia delle persone disabili, famiglie fragili, povertà educativa ed interventi sociali mirati.
Bisogna però puntualizzare che parte di alcune somme, elencate nel bilancio, sono da considerarsi d’ambito e non di esclusivo appannaggio della giunta guidata da Barbujani.
L’ambito, di cui Adria è capofila, è costituito dai comuni del distretto 2 che è così composto: Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Pettorazza Grimani, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po.
Il capofila dell’ ambito VEN19 riceve i fondi sopra citati e sono gestiti, con encomio, dagli uffici sociali comunali di Adria.
I fondi d’ambito sono perciò equamente suddivisi fra i comuni afferenti al distretto, con progettualità condivise, per soddisfare i bisogni sociali di tutto il basso Polesine.
La notizia dei 6 milioni di Euro esclusivi per Adria è fuorviante e indicativamente non corrispondente alle somme spendibili da parte del
comune.
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Sante Crivellaro e Sandra Moda
Gruppo economia e sociale
Movimento Civico Impegno per il Bene Comune
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