Adria:Il Comune incentiva la raccolta di oli usati domestici con un punto raccolta a Ca Cima.
Il Comune invita al recupero degli oli domestici al fine di evitare l’inquinamento causato dall’abitudine di scaricare nel lavandino i residui di oli per frittura o delle scatolette di prodotti sott’olio. Per questo motivo la raccolta di oli esausti deve diventare un’abitudine migliore, per salvaguardare la salute delle falde acquifere e ridurre lo sfruttamento delle fonti tradizionali di energia.
Un obiettivo che per essere raggiunto necessita di un percorso culturale mirato a sviluppare una sensibilità ecologica per la raccolta differenziata. Sensibilità alla quale l’amministrazione comunale vuole fare appello: tentando di scuotere un po’ la coscienza civica dei cittadini e accogliendo nel contempo una richiesta emersa in consiglio comunale.
Un progetto sperimentale che prevede, oltre al normale conferimento degli oli alimentari esausti all’Ecocentro di via Risorgimento, un primo bidone collocato a Ca Cima, nelle adiacenze del parco giochi Baden Powell. Un punto di raccolta, quest’ultimo, dove non è consentito conferire l’olio minerale (per esempio quello del motore) ma solo gli oli esausti, ovvero
oli utilizzati per la conservazione delle verdure o del pesce in scatola. Rifiuti pericolosi “di fatto”, perché sono in grado di intasare le reti fognarie, di contaminare le acque superficiali (laghi, fiumi, mari), le falde acquifere e il sottosuolo, con gravi rischi per la flora e la fauna.
Se l’esperimento andrà bene, nel senso che i cittadini conferiranno correttamente gli oli esausti, senza usare la location come ricettacolo di altri rifiuti, saranno allestiti altri punti di raccolta nei punti strategici, già individuati, del territorio comunale.
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